Cosa può fare oggi il settore dell’edilizia per contrastare il cambiamento climatico? Molto e non a caso la Commissione Europea ha imposto alcune direttive per cercare di tutelare l’ambiente e favorire la sostenibilità anche nel campo delle costruzioni. Il problema è soprattutto energetico, consumi contenuti, riduzione dei costi, minor inquinamento, maggior efficientamento energetico, favorendo quindi l’uso di energia rinnovabile.

L’impegno dell’Europa

L’Europa ha già preso un impegno con la riduzione delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 per arrivare al 2050 ad avere emissioni zero. Ma ci sono anche delle linee generali di un pacchetto di politiche climatico/energetiche denominato “Fit-for-55” che mette in pratica questo impegno. Si tratta di misure legislative vaste che riguardano la regolamentazione per la riduzione delle emissioni e l’utilizzo di fondi speciali per settori come edilizia appunto, trasporti e industria. L’Italia deve favorire la propria transizione ecologica, evitando sprechi e dispersione termica, riducendo di fatto le emissioni degli edifici. Bastano alcuni dati sulla dispersione energetica di un edificio per comprendere l’importanza di questi interventi: circa il 50% per le pareti, 30% del tetto e 20% porte e finestre. Leggi anche: Edilizia sostenibile, un futuro a misura di uomo e ambiente

Raffrescamento e riscaldamento

Un’estate così ricca di ondate di calore frutto dei cambiamenti climatici non fa che aumentare il desiderio di ambienti freschi, consumando però energia. E proprio per questo servono nuove soluzioni per il raffreddamento degli edifici che a lungo andare hanno un impatto importante sul consumo di energia e sulle emissioni di gas. Non tutti gli edifici al momento sono dotati di aria condizionata, ma in futuro questa situazione cambierà, da qui la necessità di utilizzare energie rinnovabili, favorire l’isolamento termico delle abitazioni e la ventilazione, fruttando le stagioni e le loro caratteristiche (energia eolica, solare ecc…).

Vetrate fotovoltaiche per i balconi

L’attenzione dei costruttori è soprattutto sulle nuove abitazioni che riescono ad avere oggi sistemi di riscaldamento e raffrescamento moderni e sostenibili, ma alcuni accorgimenti e lavori si possono effettuare anche in edifici e case in ristrutturazione. Tra le novità degli ultimi anni ci sono le vetrate fotovoltaiche, vetri di nuova generazione che producono energia a basso costo, riducendo il riscaldamento e la climatizzazione del 50%. Una novità dell’edilizia sostenibile, che consente di avere dei balconi eleganti ma allo stesso tempo intelligenti, catturando e trasformando l’energia solare in corrente grazie a delle cellule fotovoltaiche. Un sistema utilizzato soprattutto all’estero, ma che nel giro di alcuni anni potrebbe prendere piede anche in Italia.

Tetti verdi

Soprattutto in città avere i cosiddetti “tetti verdi” è un benessere per l’edificio stesso e per la vita nell’urbe. Questo perché si migliorano le condizioni microclimatiche delle abitazioni sia in inverno che in estate, si favorisce la diffusione del verde, si mitigano gli effetti termici, si migliora la qualità dell’aria con la riduzione delle polveri sottili, si può trattenere l’acqua piovana e riutilizzarla.

Domotica ed elettrodomestici

Anche i sistemi di domotica con la gestione dei consumi in casa da remoto, la possibilità di regolare la temperatura interna, la posizione delle tapparelle e di conseguenza la luce naturale può aiutare molto in un discorso di risparmio energetico. Così come l’uso di elettrodomestici di ultima generazione. Ogni singola componente può contribuire a raggiungere l’obiettivo di un mondo più sostenibile e ad emissioni zero. Leggi anche: Aumenta la qualità energetica degli immobili in Italia, ma sono ancora troppe le costruzioni energivore