Edilizia: l’allarme di Ance per la carenza di materiali, manodopera e aumento dei costi
Da alcuni mesi il mondo dell’edilizia fa i conti con le carenze di materiali e con il conseguente aumento dei costi per le materie prime. Ma a mancare sono anche la forza lavoro e i ponteggi. L’allarme viene lanciato dall’Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili. La situazione è cominciata a peggiorare alla fine del 2020 e non si è modificata in questi mesi del 2021. La problematica rischia di far slittare tanti cantieri e bloccare alcuni lavori. Eppure, per le aziende sembrava un momento propizio dopo la pandemia, con il grande successo del Superbonus 110% e l’avvio di tantissimi lavori dopo un periodo di stasi.
I costi dei materiali
L’Ance sottolinea come da novembre 2020 a maggio 2021 i prezzi delle materie prime siano aumentati fino a toccare una percentuale del 150%. In particolare, rame, ferro e acciaio hanno subito rincari sino al 110%; stessa percentuale per i polietileni. È salito anche il prezzo del legno e delle vernici, del cemento (10%), del bitume (quasi il 22%). Una problematica che non è derivata dal boom del Superbonus o solo dalla pandemia, ma più in generale da una serie di fattori, che hanno portato alla chiusura internazionale delle industrie e a una interruzione naturale del commercio. Tra l’altro la mancanza di materiali e l’aumento dei costi non riguarda solo l’Italia ma anche altri paesi dell’Europa, come Francia, Germania e Regno Unito.
Leggi anche: Settore delle costruzioni: una ripresa segnata dalla sostenibilità ambientale e dalle tecnologie digitali
La situazione di Roma e Milano
L’edilizia risente di questa problematica dei materiali e dei costi per la gestione sia dei cantieri ma anche dei preventivi (soprattutto di quelli chiusi mesi fa e che oggi si trovano a scontrarsi con un aumento tanto alto e non previsto dei materiali). La difficoltà è proprio quella di non poter gestire a lungo termine le continue variazioni e quindi di non poter fare programmi se non a breve raggio. Inoltre, come sia era verificato in estate con una mancanza di polistirolo per i cappotti degli immobili (necessari per i lavori del Superbonus), ora si accusa una mancanza di ponteggi, utili per rifare le facciate dei condomini (anche in questo caso lavori che rientrano negli incentivi statali).
Leggi anche: L’edilizia corre, ma servono maestranze e nuovi professionisti specializzati
Manodopera carente
Regioni come Lombardia e Liguria, in particolar modo, affrontano problematiche legate anche alla mancanza di manodopera. L’Ance stima un fabbisogno occupazione per il 2022 di circa 265mila posti di lavoro solo nell’edilizia. All’appello manca il 60% degli operai specializzati, fattore che si traduce in lavori più lenti proprio per l’assenza di manodopera qualificata. Maestranze difficilmente sostituibili ed è per questo che Impredo ha lavorato alla creazione di Mastri 4.0, la scuola dei mestieri edili. Lo scopo è quello di formare i giovani, insegnandogli un mestiere e avviarli alla carriera professionale e specializzata, garantendogli allo stesso tempo un futuro.
Scopri Mastri 4.0