Edilizia sostenibile, un futuro a misura di uomo e ambiente

Il futuro del mondo dell’edilizia è sempre più sostenibile. L’attenzione che il settore delle costruzioni pone all’efficienza energetica e all’uso di materiali sostenibili diventa ogni anno più importante anche al fine di perseguire gli obiettivi dell’Agenda 2030. I tre principi cardini su sui si fonda sono: sostenibilità ambientale, risparmio energetico e qualità della vita. Non è un caso che Impredo è diventata dall’ottobre del 2021 una SpA Benefit, ponendosi come nuova finalità quella del beneficio comune e operando seguendo valori di trasparenza, sostenibilità e responsabilità per avere un impatto positivo sull’ambiente e sulla società.

Leggi anche: Impredo diventa S.p.A. Benefit: un’evoluzione societaria virtuosa e innovativa

Cos’è l’edilizia sostenibile

Quando si costruisce un immobile o un edificio sostenibile vuol dire che si mettono in atto delle soluzioni progettuali e impiantistiche di ultima generazione, volte a ridurre i consumi e le dispersioni energetiche e idriche. Con il termine bioedilizia, invece, si definisce un modo di costruire o ristrutturare un immobile in maniera ecologica, utilizzando tecniche e materiali che possano ridurre l’impatto sull’ambiente. L’obiettivo, però, non è solo questo: è importante progettare e realizzare edifici che siano salutari per coloro che li abitano.

I materiali dell’edilizia sostenibile

Legno, paglia, canapa, pietra, sughero, lino, lana di cellulosa, argilla e fibra di cocco sono tra i materiali naturali più utilizzati per le costruzioni in bioedilizia. L’utilizzo di questi materiali consente di ridurre l’impatto ambientale soprattutto rispetto ad altri non facilmente riciclabili nella dismissione di un bene; migliorare l’efficienza energetica, la qualità e il comfort della vita e dalla salute delle persone.

Cosa sono gli Nzeb

Il futuro è andare sempre di più verso edifici Nzeb, ovvero Nearly zero Energy building, che sono ad elevata efficienza energetica, consumano poca energia per riscaldamento e raffrescamento, ma anche per la produzione di acqua calda, ventilazione e illuminazione. Sono inseriti nella Direttiva Europea del 2010 e si distinguono per l’uso di fonti rinnovabili e impiantistica altamente efficiente. Dal 2021 nel nostro Paese è obbligatorio che edifici di nuova costruzione rispondano a determinati parametri energetici. L’obiettivo è spingere alla rigenerazione degli edifici soprattutto più vecchi, per realizzare immobili sempre più efficienti, moderni e tecnologici.

Leggi anche: Pnrr e transizione ecologica rilanciano il settore: prospettive buone per il 2022 e per i prossimi 10 anni

Una visione futuristica

Il settore edilizio punta da ora e per il futuro a creare un’armonia tra costruzioni, società ed ecosistema. Materiali, impiantistica, tecniche costruttive e tecnologia sono al servizio per arrivare ad avere un’edilizia virtuosa, ma anche per raggiungere un obiettivo più ampio quello di green city, con una mobilità sostenibile integrata anche con la casa e i quartieri. Ma per arrivare a tutto questo è necessario formare anche le maestranze del futuro proprio su queste tematiche sostenibili. Ed è questo che si pone la “Scuola dei mestieri edili” di Impredo, insegnare ai giovani ad utilizzare le nuove tecniche e tecnologiche per realizzare immobili sostenibili e green.

Scopri Mastri 4.0