Il ruolo della formazione per la sicurezza nei cantieri edili

Da quando è stato istituito l’Osservatorio Nazionale sulla sicurezza dei cantieri, il 25 ottobre 2021, si è fatto sempre più evidente il ruolo di primo piano della formazione per la sicurezza nei cantieri edili. Ruolo che assolve una duplice funzione: la promozione dell’occupazione grazie alla formazione di figure specializzare e il miglioramento della sicurezza nei cantieri edili.

Il lavoro nei cantieri edili è aumentato, ma c’è bisogno di professionisti specializzati

Il comparto edilizio è un settore molto produttivo. Secondo i dati forniti da Edilcassa per il settore edile del Lazio, si parla di un boom nel settore a partire dal 2021 e di un incremento del +16,4% secondo l’Ance, dato che conferma una crescita del +9,1% rispetto al 2019. 

L’introduzione degli incentivi statali, le opportunità del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e la spinta del Superbonus 110% hanno sicuramente agevolato la crescita del settore, ma un ruolo importante è svolto dalla formazione, unica risorsa in grado di bloccare il gap tra la crescita del settore e la mancanza di professionisti specializzati nel comparto dell’edilizia.

Il lavoro in cantiere non può essere svolto senza una formazione completa, quindi è importante rimanere sempre aggiornati. La formazione per la sicurezza nei cantieri edili è gratuita e obbligatoria per gli impiegati tecnici che entrano per la prima volta in cantiere e ha una durata complessiva di 16 ore. Per aumentare ulteriormente il livello di sicurezza dei lavoratori, è stato stabilito che la formazione di aggiornamento dovrà essere effettuata ogni 3 anni con una durata di 6 ore. Resta invece ferma la diversa periodicità stabilita per il dirigente (di cui all’art. 2, comma 1, lett d, del Dlgs. n. 81/08) e per il preposto.

La formazione dei lavoratori edili

Formare professionisti in grado di garantire lo svolgimento dei lavori in totale sicurezza. Questo l’obiettivo principale della formazione, che si impegna a far crescere i diversi attori protagonisti del settore.

Gli operatori devono essere abilitati per utilizzare attrezzature specifiche, quali carrelli elevatori, gru mobile e a torre, piattaforme elevatili, pompa per calcestruzzo. La formazione deve avere cadenza quinquennale per poter garantire la conoscenza adeguata delle tecnologie in continua evoluzione.

Anche gli addetti al montaggio e allo smontaggio dei ponteggi devono poter seguire corsi professionalizzati e rimanere aggiornati nel settore per poter fronteggiare le operazioni previste in totale sicurezza. La loro formazione, a fronte di un percorso base della durata di 32 ore, prevede un aggiornamento quadriennale.

Per poter lavorare come coordinatore per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori, si deve seguire un corso di formazione della durata di 120 ore, cui segue ogni cinque anni un corso di aggiornamento della durata di 40 ore.

Mastri 4.0: il progetto di formazione di Impredo

Impegnarsi per garantire ai dipendenti un alto livello di formazione per quanto riguarda la sicurezza nell’ambiente di lavoro è un passaggio fondamentale se si desidera lavorare con professionisti di grande competenza nel settore delle costruzioni. Proprio per rispondere a questa necessità è nata la Scuola Mastri 4.0, la scuola dei mestieri edili ideata e promossa da Impredo nella quale vengono formati ragazzi che vogliono lavorare nel settore edile.

Il progetto ha come obiettivo quello della formazione di professionisti che conoscano tutti i rischi del settore ma che abbiano acquisito anche le giuste competenze per poter portarlo a termine nel modo giusto e in totale sicurezza. 

Attraverso sessioni teoriche e un tirocinio formativo in cantiere, Mastri 4.0 è un punto di riferimento nel settore della formazione professionale in grado di promuovere l’occupazione e migliorare la sicurezza nei cantieri edili.