Non solo il cohousing, ossia gli spazi interni da condividere nelle abitazioni. L’attenzione dei nuovi progetti di costruzione si sposta sempre di più sulle aree pubbliche da condividere. Spazi aperti in punti strategici che diventano luogo di aggregazione e condivisione sociale.
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Mantenere la qualità della vita del nostro tessuto urbano, nonostante le crescenti esigenze di utilizzo dello spazio, sta diventando un compito sempre più impegnativo. Le strade di quartiere e le piazze sono sempre più trafficate mentre gli spazi per la mobilità dolce, i punti di ritrovo sociale e i luoghi di ritiro per le persone e la natura sempre più rari. Servono nuovi approcci per pianificare al meglio l’utilizzo degli spazi liberi, spazi utilizzati come luogo d’incontro e che possano essere fatti propri. Affinché tutto ciò sia possibile, edifici, urbanizzazione e spazi liberi, devono avere tutti la stessa importanza in fase di pianificazione e progettazione. E poi è utile saper ottimizzare.
Ottimizzazione e condivisione
Un esempio di ottimizzazione e condivisione dello spazio pubblico è l’intervento che Impredo ha in corso in Via Laurentina, nel IX Municipio di Roma, per la realizzazione di due piani di parcheggio interrato privato ad uso pubblico la cui copertura completerà la piazza pubblica intitolata a Gabriella Ferri. Uno spazio condiviso e di aggregazione sociale, crocevia di accesso tra l’altro, al Centro Commerciale “Maximo”.
La piazza esterna, con superficie superiore a quella di Piazza del Popolo, è lo spazio ideale per eventi e manifestazioni di vario genere. Un’area studiata nei minimi dettagli che diventa esempio di ottimizzazione e creazione per le nuove costruzioni.
Processo edilizio accurato
“Uno degli elementi cardine del nostro lavoro – spiega Daniele D’Orazio, Founder e Amministratore unico di Impredo – è lo studio e l’approfondimento preliminare della progettazione che consente di avviare il processo edilizio in maniera precisa e spedita. In questo modo, il cantiere è in grado di individuare tempestivamente i punti deboli del progetto e si muove anticipatamente per risolverli”.
Il progetto, nel suo insieme, ha dato larga importanza all’abbattimento delle barriere architettoniche e l’inserimento di aree verdi. Inoltre, parcheggi e piazza sono completati da fontanelle, cestini per i rifiuti e griglie “salva pianta”. Anche l’illuminazione della piazza è parte integrante dello studio: sarà a led e in grado di creare degli eleganti punti luce sugli elementi architettonici di rilievo. Un’aggiunta che renderà gradevole al pubblico usufruire di uno spazio nuovo e di sicura aggregazione.