Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia
Per il prossimo quinquennio si prevede una crescita annua occupazionale nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture. Tra le figure più richieste, oltre a ingegneri, architetti, urbanisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio, ci sono anche conduttori di macchine movimento terra, sollevamento e maneggio materiali, artigiani e operai specializzati delle costruzioni e nel mantenimento delle strutture edili, addetti alle rifiniture delle costruzioni, addetti dell’industria estrattiva e nella manutenzione degli edifici. A dirlo è un rapporto di Unioncamere e Anpal proprio sulle previsioni dei fabbisogni professionali in Italia nel periodo compreso tra il 2022 e il 2026. Per portare avanti lo studio è stata presa in considerazione l’evoluzione dell’occupazione per circa 35 settori.
La ricerca di Unioncamere e Anpal
Lo studio, pubblicato nello scorso mese di febbraio, mostra gli scenari possibili sul fronte lavorativo nel medio termine elaborati dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, una delle maggiori fonti sul mercato del lavoro nel nostro Paese. Lo scopo è quello di dare un contributo per orientare e programmare la formazione delle giovani leve, ipotizzando due scenari possibili. La ricerca fa previsioni per settore economico, tipologia di occupazione, professioni, livelli di situazioni e principali indirizzi di studio, prendendo informazioni presso imprese italiane dell’industria e dei servizi.
Scenario A
Il primo scenario ipotizzato parte dalle previsioni del Fondo Monetario Internazionale nel World Economic Outlook nel 2021, in cui a partire dal 2022 si prevede una netta ripresa economica con un tasso di crescita del Pil del 4,2%. Una ripresa in ascesa anche negli anni successivi, ma conservatrice perché prende in esame solo misure di politica economica approvate.
Scenario B
Il secondo scenario è più ottimista perché prevede una crescita economica che parte nel 2022 dal 4,7%, ma che ogni anno successivo tende a migliorare (+2,8% nel 2023, +1,9% nel 2024) grazie a un impiego delle risorse europee. L’Italia, infatti, avrebbe una crescita economica dovuta anche agli interventi del Piano Next Generation EU, qui presi in considerazione.
Le professioni più richieste
Dal report Unioncamere e Anpal emerge che nei prossimi cinque anni saranno richieste maggiormente: professioni specializzate (18-18,5%) e tecniche (19,3-19,5%); professioni impiegatizie (13-13,2%) e commerciali e dei servizi (18,7-18,8%); operai specializzati e artigiani (12,4-12,7%).
In particolare le richieste maggiori si avranno per: ingegneri 4,5-5,1%; specialisti della formazione e della ricerca 4,5-4,8%; tecnici della salute e nelle scienze della vita 5,6-5,7%; tecnici in campo ingegneristico 3-3,4%; architetti, urbanisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio 2,4-2,6%; impiegati addetti alle funzioni di segreteria e di ufficio 3,8-4,1%; impiegati addetti alla gestione amministrativa della logistica 2,7-3,1%; ma soprattutto professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali 8,4-8,5%.
Grande richiesta anche nella filiera costruzioni e infrastrutture per: conduttori di macchine movimento terra, sollevamento e maneggio materiali (fabbisogno 4,7-5,4%); artigiani e operai specializzati delle costruzioni e nel mantenimento delle strutture edili (4,2-4,6%); addetti alle rifiniture delle costruzioni (3,9-4,2%); addetti dell’industria estrattiva e nella manutenzione degli edifici (3,6-3,8%).
Cosa cercano le aziende
Le imprese hanno già cominciato una ricerca molto specifica per competenze della futura forza lavoro. Laureati, diplomati specializzati e poi sono richieste competenze green e digitali, fondamentali nei prossimi anni di transazione per risparmio energetico e sostenibilità ambientale, legate quindi soprattutto alle professioni dell’edilizia e della riqualificazione abitativa. E proprio per soddisfare tali esigenze, Impredo ha promosso la nascita di Mastri 4.0, una scuola dei mestieri rivolta a giovani desiderosi di apprendere le conoscenze di professioni antiche e le modalità di applicazione nel panorama edilizio contemporaneo.