Superbonus 110%, cambiano le regole sulla cessione del credito. «Colpiti aziende e famiglie»
Preoccupano le importanti modifiche nelle norme riguardanti Superbonus, Ecobonus, Bonus ristrutturazioni, Sismabonus e Bonus facciate.
Il Decreto Legge Sostegni-ter approvato dal Consiglio dei Ministri del 21 gennaio 2022 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 21 del 27 gennaio 2022, impone un cambio di rotta sulla cessione del credito fiscale. Secondo le norme che entreranno in vigore a partire dal 7 febbraio, si potrà cedere il credito fiscale maturato una sola volta. Il contribuente potrà dunque cedere il credito ad un soggetto il quale non potrà ricederlo ulteriormente. E le imprese e i professionisti potranno fare lo sconto in fattura al contribuente e poi ricederlo ad un altro soggetto (ed anche in questo caso non si potrà più ricederlo nuovamente).
La misura restringe quindi le maglie della cessione del credito e ne blocca la soluzione multipla prevedendo, di fatto, una sola cessione da parte dell’impresa agli intermediari finanziari. La ratio del provvedimento è evitare frodi e speculazioni sui bonus edilizi, tuttavia esiste il rischio di alimentare incertezza. Le aziende e i privati potrebbero infatti essere costretti a ricontrattare progetti e preventivi anche a lavori già iniziati.
Negativo il parere di Ance sulle modifiche delle regole. Gabriele Buia, presidente dell’Associazione nazionale Costruttori edili, ha dichiarato che «l’incertezza delle regole, anche con provvedimenti retroattivi, scoraggia il mercato e le imprese più serie». «Non si possono colpire continuamente migliaia di cittadini e di imprese corrette impegnate in interventi di riqualificazione energetica e sismica, che ora dovranno necessariamente rivedere le condizioni contrattuali con i proprietari, generando migliaia di contenziosi e un blocco del mercato».