Il 2022 è stato un anno di crescita esponenziale per Impredo. Una crescita forte, importante basata sulla qualità dei lavori effettuati, sulla fiducia ottenuta dai committenti e senza contare sugli incentivi statali. La società ha approvato il bilancio del 2022 e ha già messo le basi per un 2023 ancora più fruttuoso. I risultati parlano da soli: il Valore della Produzione è passato da 22 a 47 milioni di euro. Più che raddoppiato rispetto al 2021, laddove il settore, secondo i dati ANCE, è cresciuto di soli 12 punti percentuali (crescita trainata prevalentemente dagli incentivi statali). Numeri che sono espressione della fiducia riposta in Impredo da parte di una committenza di rilievo nazionale e da sviluppatori immobiliari di alto livello. Il fatturato si è concentrato maggiormente su clientela di pregio per interventi importanti e di grande visibilità. Maggiori costruzioni di alto livello quindi che hanno diminuito, seppur di poco, le commesse di più modeste entità.

Una crescita esponenziale

Da sottolineare che, questo incremento è da imputarsi alla effettiva validità del prodotto offerto e del progetto intrapreso e solo in minima parte, meno dell’1%, agli incentivi offerti dallo Stato. Un dato importante perché contrasta quello della maggior parte delle imprese del settore per le quali gli incrementi rilevati sono da assegnare quasi esclusivamente alle agevolazioni statali. Decisiva quindi è stata la scelta del management di Impredo, considerando i recenti interventi restrittivi normativi in materia di cessione del credito per gli incentivi statali. Di incremento è doveroso parlare anche per quel che riguarda le voci di costi riferite all’approvvigionamento dei fattori della produzione, principalmente materie prime e sub-appalti, utili per l’avanzamento dei cantieri su cui ha inciso notevolmente la variabile di prezzo delle materie prime. Variabile totalmente fuori controllo ma che è stata contenuta al meglio. Inoltre è aumentato anche il costo del lavoro per l’acquisizione di risorse utili a sostenere l’incremento dell’attività di cantiere.

Una gestione finanziaria migliorata

Altro tassello di questa importante crescita è una migliorata gestione finanziaria: una macchina perfetta che ha lavorato ad una gestione oculata della tesoreria ma che esprime anche la qualità della committenza e la puntualità in termini di pagamento degli stati di avanzamento lavori. «Abbiamo ottenuto degli ottimi risultati soprattutto se confrontati con quelli dei nostri competitor, la cui crescita è stata spesso determinata da bonus statali» commenta Daniele D'Orazio, Amministratore di Impredo. «Guardando al medio-lungo periodo e sulla scorta dall’incremento dei volumi del successivo consolidamento di posizione di Impredo sul mercato - prosegue D'Orazio - abbiamo scelto di non lasciare le sorti dell’azienda in balia degli imprevedibili e mutevoli interventi governativi, facendo affidamento unicamente sulle nostre forze, sull'incredibile lavoro di squadra di Impredo e sulla nostra capacità di evoluzione e miglioramento».