L’esperienza di un quarto di secolo nel settore edile, l’occhio attento alle nuove tecnologie che aiutano in cantiere e la capacità di fare squadra. Lucido Fauceglia da gennaio ricopre il ruolo di Responsabile della Produzione in Impredo ed è il punto di riferimento per il team di produzione dell’azienda. “Mi occupo fondamentalmente del coordinamento del team di produzione – spiega - relazionandomi, contestualmente, con il nostro Ufficio Gare che rifornisce il Settore Produzione di commesse, con il nostro Ufficio Acquisti che provvede all’approvvigionamento di fornitori e subappaltatori per tutte le commesse attive e, ovviamente, con il nostro Ufficio Controllo di Gestione che, a partire dai budget di commessa, effettua un monitoraggio puntuale, per ciascuna commessa, sulla produzione effettuata e sul forecast di produzione. La nostra organizzazione produttiva prevede la presenza di un Project Manager che gestisce, generalmente, due, tre commesse, un Direttore di Cantiere ed uno o più capocantieri per ciascuna commessa attiva. Il coordinamento con questo team viene gestito con sopralluoghi in cantiere e con riunioni tecniche periodiche in cui vengono effettuati screening sulla gestione della commessa e sul suo stato di avanzamento in relazione al cronoprogramma ed agli sviluppi tecnico-economici della stessa. Nel corso di tali riunioni vengono, inoltre, messi a fattor comune tutte le eventuali criticità riscontrate e le relative azioni correttive che hanno portato alla loro risoluzione. In tutto questo lavoro è di fondamentale importanza la capacità di “team building” sia nella definizione iniziale del team di commessa sia, successivamente, nella gestione dei sottili equilibri che, sempre, in un ambiente lavorativo fortemente competitivo quale è il cantiere, si vengono a creare”.

Le sfide quotidiane

Le sfide sono all’ordine del giorno e non è sempre facile trovare una soluzione a tutto: “Faccio questo lavoro, ormai, da oltre un quarto di secolo – spiega l’Ing. Fauceglia - ed ho imparato che in edilizia nulla è “scontato” o “banale”. Non entrare nel merito di alcune questioni, per quanto semplici possano apparire, comporta sempre il rischio di fare degli errori che si traducono in migliaia di euro di “danni”. Ciò detto, la sfida più comune che si incontra nella edilizia di oggi, dal punto di vista squisitamente produttivo, è il reperimento sul mercato di risorse organizzate e capaci. E’ un periodo molto particolare nel quale la congiuntura tra il mancato ricambio generazionale delle maestranze in cantiere ed il grosso volume di risorse assorbito dal Superbonus ha desertificato il mercato di imprese artigiane organizzate e capaci che, fino ad un quinquennio fa, erano presenti e proattive sul mercato dell’edilizia. Fortunatamente Impredo sopperisce a tale situazione con una struttura propria cospicua e molto ben organizzata sia per le maestranze che per i mezzi d’opera. Forte di questa lunga esperienza, Fauceglia è approdato ad Impredo perché fortemente voluto da Daniele D’Orazio, CEO dell’azienda, ma è stato anche convinto dalla sua lungimirante visione d’impresa. “Qui in Impredo, tutti i progetti sono interessanti – spiega Fauceglia - tuttavia, una delle sfide più impegnative ad inizio anno era rappresentata dalla ristrutturazione integrale di un plesso scolastico in zona Cassia per la quale si prevedevano lavori per circa otto milioni di euro da realizzarsi, in circa otto mesi, entro fine agosto. Ebbene, grazie alla corretta programmazione degli approvvigionamenti e della produzione, alla completa disponibilità di tutti i fornitori e subappaltatori, al supporto prezioso del nostro Ufficio Amministrazione, alla dedizione ed abnegazione del team di commessa siamo riusciti a centrare l’obiettivo consegnando la scuola nei primi giorni di settembre e permettendo che l’anno scolastico avesse inizio regolarmente”.

Uomini e tecnologia

La tecnologia svolge un ruolo quotidiano e oggi più che mai fondamentale nell’impresa di costruzione. Spiega Fauceglia: Impredo ha un approccio nettamente proattivo nell’abbracciare tutto quanto il cambiamento tecnologico mette a disposizione per il miglioramento del processo produttivo ad iniziare dalla fase della progettazione. Ovviamente, l’inserimento di una nuova tecnologia comporta costi per la formazione, per l’educazione di tutti i membri del settore produttivo al suo utilizzo, per l’integrazione efficace all’interno dei processi aziendali e per il fisiologico rallentamento iniziale di questi ultimi nel corso della implementazione della nuova tecnologia”. La sostenibilità è l’altra grande sfida che il settore si trova oggi ad affrontare più che mai: “Personalmente penso che l’ingegneria civile nel suo complesso e l’attenta progettazione ed esecuzione delle nuove opere possano avere un ruolo fondamentale nella lotta contro il cambiamento climatico – afferma Fauceglia -. Il motto che ispira la mission di Impredo è “costruiamo con cura”; cura per i dettagli, per l’ambiente, per la qualità, ma soprattutto per il benessere delle persone. Impredo è da sempre attenta alla sostenibilità sociale ed economica nonché alla riduzione dell’impatto ambientale dei propri progetti in ossequio agli obiettivi previsti dall’Agenda 2030. Tutti gli edifici che costruiamo implementano soluzioni progettuali ed impiantistiche di ultima generazione volte a ridurre i consumi e le dispersioni energetiche e idriche. Gli stessi materiali utilizzati, sempre più spesso marcati CAM, o reperiti in aree limitrofe al sito di costruzione, testimoniano il fermo impegno della Impredo alla realizzazione di edilizia che abbia impatti ambientali sempre più contenuti. Nei primi mesi dell’anno abbiamo realizzato interventi che soddisfano le certificazioni LEED e, in questi mesi, stiamo affrontando nuove commesse per le quali ci impegniamo a costruire con caratteristiche che soddisfino i requisiti dei protocolli LEED e BREEAM. Quindi non solo l’impegno fine a sé stesso, ma la volontà di costruire in ossequio a protocolli internazionali che garantiscano il conseguimento di una sostenibilità certificata”.

Una formazione continua

Il Responsabile di Produzione ha anche il compito di far lavorare bene e in sintonia il proprio team. Ma come ci si riesce? “Innanzitutto, analizzo le capacità, le propensioni, le “condizioni al contorno” e le esigenze della vita non solo lavorativa ma anche sociale dei miei collaboratori – afferma Fauceglia -. Quindi, nella scelta del team, abbino, le propensioni e le capacità lavorative dei miei collaboratori alle caratteristiche peculiari della commessa senza tralasciare le affinità elettive che spesso si generano tra colleghi. Infine, essendo fermamente convinto che i “gradi” si guadagnano sul campo e non per mera “investitura”, a commessa avviata, cerco, nei limiti del tempo che posso dedicare a ciascuno di loro, di essere sempre al fianco dei miei collaboratori, risolvendo insieme problemi più o meno grandi legati all’intero processo produttivo. Ad oggi, anche e soprattutto per merito dei colleghi, mi ritengo assolutamente soddisfatto del clima “virtuoso” generatosi all’interno del Team di Produzione Impredo”. Tra i progetti seguiti per Impredo ne esiste uno in particolare che lo rende orgoglioso: Il nuovo Centro Polifunzionale Pio Cretaro che Impredo ha costruito in “tempi record” ed ha donato alla città di Amatrice. Si tratta di un edificio che, oltre che funzionale alla gestione delle emergenze, vuole essere una “casa” ed un “punto di incontro” per l’intera comunità amatriciana a testimonianza della ripartenza e del ritorno alla normalità della vita. Nel corso della cerimonia di inaugurazione dello scorso 17 giugno, alla presenza delle autorità civili e religiose, mi sono sentito davvero orgoglioso di aver preso parte a questa iniziativa e di appartenere alla “famiglia Impredo”.

L'edilizia del futuro

Di certo si andrà verso una edilizia sempre più sostenibile dal punto di vista sociale, economico ed ambientale. Per Fauceglia Il Green Building e l’edilizia a “misura d’uomo” di cui, oggi, si inizia a parlare, nel futuro prossimo sarà presto una realtà. Di certo la tecnologia, non solo intesa come automazione e digitalizzazione ma anche come uso della realtà virtuale e realtà aumentata irromperà in tutti i processi dell’edilizia, a partire dalla progettazione per arrivare alla gestione dei mezzi d’opera e della sicurezza in cantiere. Di certo sarà sempre più complicato trovare sul mercato mano d’opera specializzata opportunamente formata in quanto è evidente negli ultimi anni la mancanza di un cambio generazionale in tutti i settori edili. Anche in questo, il nostro CEO si è dimostrato assolutamente lungimirante nella creazione della scuola Mastri 4.0, un progetto innovativo che permette una sinergia tra aziende e giovani offrendo a questi ultimi un percorso di apprendimento teorico a pratico in cui i migliori mastri per ciascuna area di expertise li affiancano e li guidano in un tirocinio che permette di creare personale formato e motivato”.